Il nuovo assegno unico, è una delle riforme più importanti degli ultimi tempi in ambito familiare, soprattutto perché per la prima volta prevede la possibilità di essere erogato anche ai titolari di partita iva come gli agenti e rappresentanti di commercio.
La legge 46/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 82 il 6 aprile, prevede l’istituzione dell’assegno unico, come misura a sostegno alle famiglie che partirà dal 1° luglio 2021, unificando i contributi ad oggi esistenti e che secondo l’Istat dovrebbe determinare un incremento di reddito per il 68% delle famiglie.
L’assegno unico spetterà a tutte le famiglie in cui sono presenti figli dal settimo mese di gravidanza ai 21 anni, non più solo per i lavoratori subordinati, ma anche per i titolari di partita iva come gli agenti e rappresentanti di commercio.
In base alle linee guida l’assegno unico dovrebbe essere così strutturato:
- Una quota fissa per ogni figlio a carico;
- Una quota variabile in base all’Isee del nucleo familiare:
- Una maggiorazione nel caso di più di due figli a carico e nel caso di figli con invalidità.
Per figlio a carico, si intende, il figlio che ha un reddito lordo non superiore ai € 4.000, o non superiore ai € 2.840,51 se maggiorenne fino a 24 anni di età.
Il contributo erogato mensilmente dipenderà dalla situazione economica equivalente (Isee) del richiedente. L’importo sarà definito dai decreti attuativi in base alle risorse disponibili, ma si parla di una misura massima prevista pari a € 250 per figlio, che verrà riconosciuta come credito d’imposta o erogata direttamente.
La stima approssimata di quanto si potrà ottenere è pari a
Con un valore ISEE entro i € 30.000, € 1930 annui, quindi circa € 161 al mese, per ciascun figlio minorenne e € 1158 annui, pari a € 97 al mese per i figli maggiorenni;
Con un valore ISEE tra i € 30.001 e i € 52.000 il valore decresce con diverse variabili;
Con un valore ISEE superiore ai € 52.001 l’assegno scende a e € 800 l’anno pari a € 67 mensili per figli minorenni e € 480 annui pari a 40€ al mese per i maggiorenni.
Bisognerà poi vedere effettivamente anche in base allo stanziamento, quante famiglie riusciranno ad avere la somma per intero. L’Istat ha stimato che le famiglia beneficiarie sono 7,6 milioni, i fondi stanziati con l’ultima legge di bilancio circa 3 miliardi.
Con l’istituzione dell’assegno unico verranno eliminati:
– l’assegno nascita di € 800, previsto anche per gli agenti di commercio;
– le detrazioni per figli a carico;
– gli assegni nucleo familiare, previsti solo per i lavoratori subordinati.
Rimaniamo in attesa dei decreti attuativi, nel frattempo sarà importante dotarsi dell’indicatore della situazione economica equivalente, sperando che tutto sarà pronto per i primi di luglio.